domenica 4 dicembre 2011

Albe gioielli

Giovedì, 27 Settembre 2007
fuori orario1Fuori orario è un film di Martin Scorsese, un capolavoroPaul è un anonimo impiegato di New York, soddisfatto del proprio lavoro e ben inserito socialmente. Un giorno incontra una ragazza, un'occhiata, ci prova, si danno appuntamento ma lei non si presenta. Da lì succede di tutto di più, senza soldi cerca di tornare a casa ma invano e gli abitanti del quartiere non sembrano gradire la sua presenza così si ritova ricoperto di carta pesta, è diventato una statua, e dopo una notte assurda, Kafkiana, oserei dire, viene abbandonato il mattino seguente davanti all'ufficio per rituffarsi nella quotidianità.
Questo è un film stupendo che vorrei tanto rivedere... ma nessuno sembra conoscerlo... e per assurdo non riesco a trovarlo neanche in videoteca. Se potete soffermatevi davanti al televisore... forse è in programmazione su sky... ma io non posso vederlo sigh!
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 15:51 | Permalink commenti (21)
categoria:film
Martedì, 25 Settembre 2007
ametista


Gli Fili preziosi mi sono stati commissionati in oro bianco e topazio azzurro ma ne ho fatta anche una variante in argento  con ametista e con quarzo citrino (di colore giallo) semblici nella forma ma eleganti.
                     
orecchini1
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 17:59 | Permalink commenti (15)
categoria:gioielliorecchini fimo
Martedì, 25 Settembre 2007
delfino 1
Questo oggetto realizzato in argento è la riproduzione tridimensionale di quella che era la marca che contradistingueva il prodotto tipografico di Aldo Manuzio. Questa sua marca tipografica rappresentava l'ancora che stava ad indicare la solidità, e il delfino la velocità così com'era il suo motto: "affrettati con calma" cioè pensa bene e poi agisci. I suoi prodotti, talvolta decorati con incisioni, erano molto apprezzati e considerati di gran pregio. Manuzio era considerato il maggior tipografo del tempo e il primo editore in senso moderno. Egli introdusse le tecniche tipografiche tutt'ora in uso.
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 14:28 | Permalink commenti (2)
categoria:gioielliriproduzioneciondolo
Lunedì, 24 Settembre 2007
AutoritrattoIl realismo di Caravaggio ha nella sua luce uno dei tratti caratteristici, per lui la luce imparziale e spietata ha la funzione di rivelare la realtà a cui eli guarda anche quando dipinge soggetti tradizionali: "Bacco" è un ragazzo romano sedutoall'osteria, così come "Il martirio di S.Matteo" è un crudele fatto di sangue verificatosi sui gradini di una chiesa.
La novità di Caravaggio è la sua appassionata e poetica realtà, presentata senza finzioni o abbellimenti presa così comè dalla strada, dalla vita quotidiana. Caravaggio fa scandalo per la sua mancanza di "decoro" e i meravigliosi dipinti vengono rifiutati per l'eccessiva verità. Ma questi dipinti segnano un'epoca nuova. La luce laterale e diagonale, svela scene piene di azione e drammaticità in cui il profondo senso religioso si immerge nelle ombre del quotidiano e del vero.
Caravaggio è all'apice della fama quando nel Maggio 1606, al Campo Marzio per futili motivi uccide Ranuccio Tommasoni e viene condannato a morte. Quindi decide di fuggire da Roma e con l'aiuto dei Principi Colonna arriva a Napoli, poi a Malta dove diventa cavaliere nel1608, in Sicilia e di nuovo a Napoli. Volendo tornare a Roma si reca a Porto Ercole ma qui viene arrestato per errore di persona e rimane incarcerato per due giorni, il tempo necessario per verificare la sua identità, intanto perde l'imbarcazione diretta a Roma nella quale aveva imbarcato tutti i suoi averi, ed è lì sulla spiaggia che colto da febbre malarica muore, solo, a 39 anni.
CAKL912RCAZTHGLNCASOM2GECAPHH1UICA08LMXNCAD19D1JCA0J1NW2CAWPU8J1CAD8VQHWCATFLX92CAKCUCVHCAKC7VFWCAJA3PI9CA8FP8AOCAJ159A7CAY6KHWEIntanto il suo stile era stato adottato da molti artisti dell'epoca. Tra i caravaggisti merita, a mio modesto parere, particolare attenzioneArtemisia Gentileschi, che oltre ad essere una delle poche donne pittrici ha "superato" il maestro in "Giuditta e "Oleferne".
Anch'essa vittima di una torbida vicenda: fu violentata nella sua casa dal suo maestro di prospettiva Agostino Tassi. Costui le promise di sposarla ma Artemisia capendo che era solo una falsa promessa lo denunciò pubblicamente, sottoponendosi anche allo schacciamento dei pollici per confermare l'attendibilità delle sue accuse. Divenne così simbolo del femminismo e del desiderio di ribellione al potere maschile, ma tutto ciò mise in ombra i suoi meriti artistici. Dopo il processo Artemisia Gentileschi continuò a dipingere e cominciò ad elaborare uno stile più personale, ed è in questo periodo che dipinge "Giuditta che decapita Oleoferne" (Na 1612) rappresentante una delle scene più violente della Bibbia e che rispecchiò probabilmente lo stato d'animo che la sconvolse durante il processo.  Il ralismo e il drammatico chiaroscuro richiama le opere precedenti di Rubens e sopratutto Caravaggio, che conobbe da giovanissima a Roma. Il 29 Novembre 1612 sposò un'artista fiorentino Pietro Antonio di Vincenzo Stiattesi, un mese dopo il processo.
A Firenze lavora con il sopranome di Lomi. Quì realizza un'altra versione di Giuditta "Giuditta e la sua governante" (1612-13). L'ultima tela che dipinse a Firenze è "Giuditta che decapita Oleoferne"  (1618-20) ,una copia della precedente.
Nel 1618 dette alla luce una bambina, dopo tempo probabilmente si separa dal marito ed a Malta, con un cavaliere, da vita ad un'altra bambina (1649). Tornata  a Roma lavora ad un'altra tela "Giuditta e la domestica con la testa di Oleoferne". Morì a Napoli nel 1653.
Nel 1916 Roberto Longhi in un saggio "Gentileschi padre e figlia" si esprimeva così: "L'unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia la pittura, il colore, l'impasto e simili essenzialità. 
Sotto in ordine Caravaggio  "Giuditta e Oleoferne" affianco il dipinto di Artemisia Gentileschi. 
Caravaggiocaravaggio, gall_ Barberini, Giuditta e oloferneArtemisia_Napoli
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 13:06 | Permalink |commenti (3)
categoria:arte
Domenica, 23 Settembre 2007
geco
E dopo una lucertola ecco un geco in argento sicuramente anch'esso stilizzato ma simbolo di adattabilità, di rigenerazione, di forza e capacità di sopravvivenza. Simbolo anche di amicizia imperitura (associazione data probabilmente dalle ventose che gli permettono di arrampicarsi sui muri, cosi come ci si può affezionare molto ad una persona).In alcune culture è un animale che può mettere in comunicazione il mondo dei vivi con il mondo dei morti. Utilizzato anche nel medioevo per curare la peste, le vesciche e altro.
Comunque rimame un simpatico amico che coabita a volte negli appartamenti e che si nutre di zanzare!!
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 11:56 | Permalink commenti (1)
categoria:gioielliciondolostilizzazione
Domenica, 23 Settembre 2007
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Anche nell'arte spesso c'è riferimento alle lucertole: come in Caravaggio " ragazzo morso da un ramarro". Questo quadro raffigura un ragazzo morso da un ramarro che sbuca dalla natura morta in cui era nascosto. Il significato moralistico dell'opera è semplice:il grande piacere nasconde anche un grande dolore, in particolare quello che riguarda le pene  dell'amore. Ma non è il solo anche Renato Gottuso nell'affresco "Fuga in Egitto" dipinge un ramarro in basso a sinistra.

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postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 10:38 | Permalink commenti 
categoria:arte
Domenica, 23 Settembre 2007
lucertolalucertola 1
Ciondolo in argento che rappresenta unalucertola, qui a destra in basso una variante nella quale è possibile intravedere la dorsale della lucertola.
Fra le tribù indiane la lucertola simboleggia la dimensione dei sogni oltre il tempo e lo spazio.Essa crea il futuro sognandolo, è in grado di prevedere il futuro. Quando una situazione viene sognata è il sognatore a dover decidere se infondere energia in questa visione, portandola così a compiacersi nella realtà oppure no.
La lucertola è quindi simbolo di energie non controllate della ragione, simbolo dunque dell'inconscio.
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 09:37 | Permalink commenti (1)
categoria:gioielliciondolostilizzazione
Sabato, 22 Settembre 2007
dente stilizzato

              Realizzata in argento, questa è una rappresentazione stilizzata di quello che era il mio stato d'animo nell'atto della creazione. Ciò che più mi diverte, oltre al fatto che ha molto riscontro, è che ognuno ne da un'interpretazione diversa: pinna di delfino malato, un dente di squalo stilizzato, una vela capovolta  gonfiata dal soffio del vento.
                   
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 17:22 | Permalink commenti (1)
categoria:gioielliciondolostilizzazione
Sabato, 22 Settembre 2007
sirena partenope



Questa è una riproduzione di un gioiello antico. E' una incisione eseguita su argento e rappresenta una sirena simbolo di lussuria ma anche immagine apotropaica volta a respingere potenze maligne.
Le sirene, figlie del dio fluviale Acheloo e di una delle muse, forse Calliope, le dicono messaggere di Persefone, sovrana degli Inferi.Sarebbe stato compito loro introdurre le anime dei defunti nell'Ade addolcendogli quel grave passo con i loro dolci canti.
Il numero delle sirene è vario, ma dopo Omero per il quale erano solo due, si hanno due terne di Sirene.
La prima terna è costituita da:Telsiepia  "l'incantatrice", Aglaope "voce meravigliosa", Pisinoe "la maliarda".
La seconda terna di sirene è rappresentata da quelle venerate nella Magna Grecia sulle coste del Tirreno: Partenope "la vergine" (che s'innamorò di Ulisse, il quale però la respinse, per il dolore si gettò in mare che la fece approdare sulla costa della Campania lì fu seppelita dagli abitanti e sorse nei pressi la città di Partenope), Leucosia "la dea bianca" e Ligea "chiara voce".
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 08:49 | Permalink commenti (1)
categoria:gioielliriproduzioneciondolo
Venerdì, 31 Agosto 2007
Lo scopo di questo blog è quello di far conoscere le mie creazioni. Chi fosse interessato può contattarmi aalbe.gioielli@yahoo.it
postato da: ALBEGIOIELLI alle ore 19:52 | Permalink commenti (1)
categoria:mail

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